Davide Caparini Davide Caparini

GRANDI DERIVAZIONI IDROELETTRICHE: DAVIDE CAPARINI (LEGA NORD) CHIEDE AL GOVERNO MISURE DI COMPENSAZIONE TERRITORIALE PER NON PENALIZZARE COMUNITÀ LOCALI E TERRITORI DISAGIATI.

"Se intenda intraprendere le opportune iniziative, anche di carattere normativo, affinché il decreto ministeriale, di cui all'articolo 12, comma 2, del decreto legislativo n. 79 del 1999, che dovrà, stabilire i requisiti organizzativi e finanziari minimi, i parametri ed i termini concernenti la procedura di gara per l'attribuzione delle concessioni di grande derivazione d'acqua ad uso idroelettrico, attribuisca la giusta importanza alle misure di compensazione territoriale per non penalizzare le comunità locali e i territori disagiati dallo sfruttamento della risorsa idrica."

 

Lo chiede la Lega Nord con un interrogazione rivolta al Ministro dello sviluppo economico Calenda.

"La disciplina per l'attribuzione delle concessioni di grande derivazione d'acqua per uso idroelettrico - spiega Caparini primo firmatario dell'interrogazione - negli ultimi anni ha subito numerose modifiche e l'ultima riscrittura del testo, avvenuta nel 2012, non attribuendo la dovuta importanza alle misure di compensazione territoriale in favore dei territori interessati dalle concessioni idroelettriche, sembra dare maggiore importanza all'offerta economica rispetto alla necessità di prevedere forme di ristoro a favore dei territori montani e dei loro enti locali, facendo venire meno quindi la portata delle misure contenute nella normativa originaria e rischiando di danneggiare le comunità locali i cui territori insistono i grandi impianti idroelettrici.

Occorre quindi - conclude il parlamentare del carroccio -  dare adeguata importanza ai fattori di offerta volti a beneficiare le comunità locali e il territorio, poiché sono le comunità locali che subiscono i disagi dallo sfruttamento della risorsa idrica, come del resto recentemente ribadito anche dalla Federbim che ha valutato positivamente le iniziative in tal senso, come quella di Regione Lombardia per fissare canoni aggiuntivi per gli anni decorsi dalla scadenza della concessione."